sabato 29 marzo 2014

Le bugie sugli F-35.

Scusate il francesismo. Ma ogni tanto tornano di moda.



Quel mix putrescente di pacifinti, grillini dell'ultima ora, radical chic e anticonformisti. Tutti esperti di difesa e tecnologia militare insomma. Tutta gente che si permette di dire se il cacciabombardiere tecnologicamente più avanzato mai prodotto al mondo sia efficiente o meno.

Ovviamente su questo argomento l'opinione pubblica italiana naviga senza bussola in un mare di cavolate. Gente che usa solitamente la materia grigia si trova inondata dalle minchiate del web: informazioni false, distorte e nella maggior parte dei casi male interpretate. Ecco spiegato perché l'Italiano medio "non vuole gli F-35".



La realtà ahimè non è assolutamente quella sparata dai vari guru del web.
Proviamo a fare un minimo di ordine:

-I difetti in fase di testing:  il programma  dell'F-35 (denominato JSF) prevede, dopo quasi un decennio di progettazione, una lunga fase di testing (dal 2002 al 2017). In questa fase l'obbiettivo è far uscire allo scoperto i difetti di progettazione insiti nella fase precendente. Le differenze tra questo programma e quelli precedenti sta nella lunghezza della fase di testing. Degli altri aerei (vedi anche Eurofighter) veniva fatta uscire una prima versione operativa (di solito denominata Mark-I o semplicemente I) la quale serviva come base di partenza per futuri sviluppi che avrebbero portato poi l'unità al massimo della sue capacità operative. Ovviamente le prime versioni confrontate con le seguenti peccavano di gravi carenze. Per evitare questo il programma JSF prevede una lunga fase di testing del prototipo per eliminare PRIMA della messa in produzione tutte le gravi mancanze. Altro fattore da considerare è che per molti versi il programma JSF è rivoluzionario viste le nuove tecnologie utilizzate ancora in fase post-sperimentale. Infatti il testing è risultato una sfida, con molti problemi più o meno gravi. Se così non fosse sarebbe inutile investire in tecnologie avanzate.
Le gravi mancanze che sono pervenute in fase di testing (prontamente risolte visto che erano prevedibilmente attese) sono state utlizzate come propaganda dai soliti noti. Ovviamente tutto quello che ho scritto sopra è stato prontamente omesso, facendo sembrare agli occhi dell'opinione pubblica l'F-35 una ciofega.




-La proprietà del software: Altra assurdità che gira per la rete. "Ma come? Con tutti i soldi che gli diamo manco l'accesso al software dell'aereo ci danno?". No. Ed è una cosa normale, anzi normalissima. E' scoprire l'acqua calda. Prendiamo l'Eurofighter, il software di puntamento è inglese, quello di atterraggio italiano e quello di guida tedesco. Se io Aeronautica Militare ho un problema con il software di puntamento, con tutto che l'Italia ha concorso per il 22% nella progettazione e produzione dell'aereo, devo chiamare gli inglesi a risolvermelo.
Facciamo ora un esempio al di fuori dell'aeronautica. Io possiedo una Honda, l'ho comprata e pagata regolarmente, se ho un problema alla centralina (quindi software) e lo voglio trovare e risolvere in maniera ufficiale devo rivolgermi alla Honda che è provvista del tester ufficiale che può dirmi vita morte e miracoli dell'autovettura. Il fatto che ho comprato una Honda mi da il diritto di avere accesso anche alla sorgente del software? Ovviamente no. In quel caso il mio meccanico di fiducia o utilizza metodi non convenzionali oppure dovrò rivolgermi alla casa madre o alle officine autorizzate. Stesso discorso per la Volskwagen di mio padre.
Honda e Volskwagen costano troppo poco? Va bene. Anche se acquisto una Ferrari, una Bugatti, una Lamborghini o una Maserati il discorso sarà sempre quello. E non si applica solo ad aerei ed auto ma, per esempio, anche a telefoni. Pensate ai possessori di Apple che neanche possono levare la batteria!
Lo so. Sembra un discorso cretino però c'è gente che lo fa tuttora.





-La convenienza economica: Ecco qui entriamo nella parte più complicata del discorso. Due presupposti: 1) Il pagamento della ormai tristemente famosa cifra di 12,8 miliardi sarà ovviamente rateizzato fino al 2046
2) Non è vero che noi "compriamo" aerei dagli USA. Noi partecipiamo al progetto e persino alla costruzione (delle ali e del cockpit), quindi non stiamo facendo regali a nessuno.
Infatti la FACO (azienda Italiana) sarà la seconda azienda per impegno sulla produzione del cacciabombardiere. A questa vanno a sommarsi 70 aziende italiane che hanno ottenuto contratti per la produzione dell'aereo più altre che sono in concorso.
Facciamo un esempio:  da fonti ufficiali dell'aeronautica solo per la costruzione delle ali (e ripeto noi non faremo solo quelle) avremo un ritorno di 7/8 miliardi di dollari. I ricavi in questo campo saranno per la maggior parte della Aermacchi, azienda famosissima nel settore (più altre numerose piccole medie imprese italiane)  proprietà di Finmeccanica che, a sua volta, è controllata dal Ministero dell'Economia. Tradotto: sono tutti soldi che ci ritornano in tasca. E pensate che questo è solo uno dei tanti campi dove siamo coinvolti. A quanto pare in Italia ospiteremo anche il centro di manutenzione e diagnosi europeo cogestito dalle nostre aziende.
Altro discorso importantissimo da fare: essendo un multiruolo l'F-35 ,nella Aeronautica Militare, andrà a sostituire due tipologie di aerei più tutte le versioni da essi derivate (comprese quelle a decollo verticale per le portaerei . Cosa vuol dire questo? Semplice, che il numero di aerei da combattimento dopo l'acquisto della partita di F-35 DIMINUIRA'. E di conseguenza ne diminuiranno anche i costi di gestione, di aggiornamento e di manutenzione. Bisogna considerare che per questioni strategiche l'aeronautica va aggiornata, e se così non fosse per lo meno mantenuta; va anche considerato che dei velivoli più vecchi i costi di manutenzione sono inevitabilmente destinati a salire per una semplice logica di mercato (diminuisce l'offerta di parti di ricambio visto che escono dalle linee di produzione).
Bisogna anche mettere in conto che l'F-35 in quanto cacciabombardiere di ultimissima generazione non ha neanche un prezzo esagerato (sui 60-70 milioni), ovviamente parlando in termini di spesa militare. Costano meno di Rafele francese e non hanno eguali in quanto a capacità tecniche e operative.
Altro discorso da affrontare: la spesa pubblica. Chi ne capisce un minimo di economia politica e finanza pubblica sa che  "tagliamo le spese per i cacciabombardieri e costruiamo asili nido" è tecnicamente impossibile. Lo Stato non da un tot di soldi da spendere ai vari ministeri. I "compartimenti" dove verte la spesa pubblica sono "stagni". Innanzitutto bisogna ragionare in termini di PIL. Il PIL nazionale viene distribuito nei vari ministeri, a chi più (salute e istruzione) e a chi meno (difesa). La spesa militare italiana è del 0,90% del PIL. Quindi lo Stato "affida" neanche un centesimo del Prodotto Interno Lordo italiano alla Difesa. Il discorso è che questi non sono soldi "grezzi" e non possono uscire magicamente da un bilancio per entrarne in un'altro. Altro fattore da considerare: sulla Difesa è dove avvengono meno sprechi (non vuol dire che non ce ne siano), dove i soldi vengono investiti meglio e dove fruttano di più (si, siamo grandi produttori di armi ma sopratutto di componenti e tecnologie). Quindi perché "punire" un ministero dove le cose vanno per il verso giusto?



-La convenienza strategica: In linea con quanto cercano di fare tutti i paesi tecnologicamente avanzati l'acquisto degli F-35 comporterebbe uno "snellimento" della forza aerea italiana. Sia per la già citata riduzione dei velivoli, sia per la natura estremamente multiruolo dei cacciabombardieri della Lockheed Martin. "Ma abbiamo già gli Eurofighter, che ci facciamo con questi? Li compriamo solo per fare un piacere ad Obama?" Si è vero, gli Eurofighter sono grandi caccia. il problema è che sono "caccia". Differiscono radicalmente per missioni e utilizzo dagli F-35. Semplificando: gli Eurofighter potrebbero essere utilizzati come aerei da "difesa" (anche da scorta o supremazia aerea), gli F-35 da "attacco" con missioni offensive verso obbiettivi sensibili (prettamente a terra) anche in profondità nelle linee nemiche.
Riguardo ad Obama siamo un paese, anzi un continente, dove ogni cosa che fanno gli americani la prendiamo come oro colato. Io sono profondamente anti-americano e soffro nel vedere la cultura, la politica e gli interessi nazionali totalmente asserviti agli yankee.
Però va detto: se c'è una cosa dove gli americani sono dannatamente bravi quella è la difesa, o meglio la guerra. Sopratutto quella aeronavale (lì non hanno mai perso un colpo). Ci sarà un motivo se gli Stati Uniti comprano quasi 2.500 F-35 no?




Purtroppo mi dispiace fare l'antidemocratico ma queste non sono opinioni. Sono fatti. E i fatti battono le opinioni in politica. Inoltre sono anche dati. E non li ho presi dal blog di Beppe Grillo e non me li ha passati Casaleggio. Sono dati ufficiali presi direttamente dal Ministero della Difesa, dalla Aeronautica Militare e della Lockheed Martin.

Eliminare gli sprechi e rendere più snelle e rapide le forze armate. Questo dovrebbe essere il nostro obbiettivo, non fare tagli inutili a casaccio potenzialmente dannosi per mantenere flebili promesse elettorali o per arringare la folla.



 Mi rendo conto che certe argomentazioni non sono facili da spiegare a gente come Nichi Vendola, che salta da un gay pride all'altro (e si preoccupa come prima cosa di mettere nelle tessere di SEL il genere "transgender" senza pensare minimamente della situazione drammatica della Puglia e del resto del Paese), e come Di Battista, che temo non abbia ben compreso la differenza tra un Treno Alta Velocità, una auto blu e un cacciabombardiere.
Però è anche vero che il parlamento dovrebbe essere pieno di persone competenti, che sappiano distinguere tra dati oggettivi e le vaghe opinioni ideologiche e populiste sparate li a caso.
E' anche vero che se siamo nella merda fino al collo un motivo ci sarà.



Ringrazio il mio amico Marco Lorenzo per avermi aiutato con le ricerche del materiale.

venerdì 28 marzo 2014

Deus EX - Fan Film

Si lo so. Ultimamente mi ci sono fissato con i fanfilm. Ma questo merita davvero. Buona visione.



giovedì 27 marzo 2014

Capitan America The Winter Soldier - Recensione

Ebbene si. Anche a me è piaciuto questo film. Non fate i simpatici e non sbirciate il voto a fine recensione.

           


Cazzarola, era ora no? Iron Man 3? Non è il mio genere di film. Thor the darkqualcosa? No comment per rispetto della divinità pagana.
Sul serio, dopo Avengers (film sopravvalutatissimo tra l'altro) ero caduto nello sconforto. Ormai un film Marvel equivaleva a vedere uno sceneggiato dalla solita retorica buonista con tizi in calzamaglia che facevano battutine idiote e avevano una morale pari a quella di Topolino.
Invece qui, incredibile ma vero, no. In questo film ci sono molti, anzi moltissimi, punti buoni e decisamente azzeccati.
Andando con ordine. Proviamo ad elencare i fattori positivi della pellicola.


            



FATTORI POSITIVI:

1) Non ci sono quelle battutine idiote Disney.

2) La storia, sopratutto nel primo tempo, è a tratti intrigante e imprevedibile. Generalmente è molto ben costruita, si evolve e si espande a piacimento degli sceneggiatori.

3) Il film ha un senso compiuto e parla di qualcosa di concreto. Si riallaccia bene all'universo cinematografico e  alla serie tv "Agents of S.H.I.E.L.D." Inoltre apre anche a nuovi futuri sviluppi interessanti.

4) E' generalmente ben interpretato. Chris Evans mi piace nel ruolo del capitano. Ormai credo si sia ben adattato al costume e al ruolo. E' simpatico ma anche serio, bravo nelle coreografie e sopratutto eccellente nell'interpretare una persona "fuori tempo".

5) E' un film maturo. Sotto diversi punti di vista. A partire dal contesto fino ad arrivare ad un significato meta-politico che, anche se scontato e buonista, almeno lascia riflettere.

6) Incide veramente nella continuity non solo di Cap ma anche degli altri personaggi Marvel. Per fortuna verrà utilizzato come film "simbolo" della seconda generazione Marvel.

7) La sceneggiatura, i dialoghi e le battute sono più che discrete. Nulla a che vedere con i soliti film americani. Qui i personaggi dicono qualcosa di sensato e non ti fanno cascare le braccia.

8) E ' un film strapieno di citazioni di altre pellicole, fumetti e persino videogiochi (la nave iniziale è palesemente Metal Gear Solid 2). Inoltre sono tutte inserite bene e al momento giusto.

9) Gli effetti speciali non sono messi li tanto per dare spessore ad un film che non ne ha. Fanno parte del contesto, non sono spropositati e sono persino ben inseriti.

10)Il Soldato d'Inverno, anche se utilizzato come jolly badass quando c'è da suonargliele ai buoni, è veramente figo. Magari qualche battutina in più poteva dirla, ma nei movimenti e nei combattimenti, per non parlare del design, è caratterizzato benissimo.

Jolly) C'è Scarlett. Non ultima per importanza. La Vedova Nera recita anche bene, ma sticazzi. E' talmente bella che per quanto mi riguarda poteva anche fare il palo tutto il film ma si sarebbe meritata l'Oscar ugualmente.


           



Insomma ho elencato 10 pregi (più Jolly) in un film Marvel senza fatica. E potrei continuare ancora a lungo. Ottimo no? Beh si. Però i difetti non mancano. Qui non voglio fare un elenco ma un discorso di senso compiuto.


       


FATTORI NEGATIVI: 


Innanzitutto leviamoci il sassolino dalla scarpa: come si evinceva dal trailer la tipologia di regia è simile ad Avergers. "Beh non male.." direte voi no? Allora, se si fosse trattato di un serial avrei detto "indubbiamente si". Ma qui siamo al cinema amici miei. A parte qualche scena di ampio respiro (ricordo bene l'inizio quando Cap corre e l'inquadratura lo segue dietro le colonne) la regia è un pò claustrofobica, stretta e di piccole vedute. E' un vero difetto? Si e no. Scorre sicuramente bene, però è inappropriata. Forse questo è colpa del doppio regista, di solito quando mettono tanti registi su un unico film che non siano i fratelli Coen allora vuol dire che si lascia un pò troppo al caso. Secondo me è andata così: la regia è per un serial di alta qualità ma non per il cinema.


          


Altro difetto che giustifica il voto finale, la differenza tra primo e secondo tempo. Nel primo tempo lo spettatore vive un senso di speasamento e dubbio ben riuscito, degno di una spy story, infatti un altro punto a favore di Capitan America è la somma di vari generi (Thriller, Action, Supereroi ecc) azzeccata nel mix finale. Invece il secondo tempo presenta un problema, l'inghippo sul quale gira tutto il film viene svelato troppo presto, e la sensazione di una conclusione inevitabile attanaglia lo spettatore. Poi in realtà verso il finale c'è una bella sopresa, inaspettata anche dai fan, che lo rende in qualche modo vagamente drammatico. Volendo ragionare in termini di numeri, avrei dato 85 al primo tempo e 75 al secondo. Facendo una media più o meno ci siamo con il voto finale.



  



Purtroppo un difetto cardine di quasi tutti i film supereroistici, soprattutto quelli Marvel-Disney, è presente anche in questo film. La scontatezza. Il procedural della trama è sempre quello: combattimento iniziale scaldamuscoli -> momento di relativa tranquillità -> escalation improvvisa di casini -> i buoni ce le prendono -> i buoni si riorganizzano -> i cattivi ce le prendono. Cap è ben farcito di retorica, morale e tante belle chicche, ma volendo andare al sodo la struttura e lo scheletro della trama è sempre il solito.


Altro problema collegato alla scontatezza è il "poco coraggio" della morale presente nel film. Mi rendo conto che è un tasto difficile da toccare però a mio modo di vedere è il difetto più grave di tutta la produzione: il messaggio, anche se farcito di liberismo e patriottismo, è la solita morale buonista americana sulla libertà. Manco fosse Berlusconi. I cattivi: i soliti nazistoni, ll KGB, i comunisti, i dittatori (ad un certo punto si vede persino Chavez) tutti alleati per distruggere la libertà difesa dai "veri" americani. Quelli dell'american dream insomma, comandati dal buon Cap (alla fine il personaggio è cosi) che se la prende anche con gli americani "cattivi", quelli che nascondono le informazioni al popolo, che vogliono il controllo e "l'ordine". La parola d'ordine è quindi "libertà", con tanto di strizzatina d'occhio a wikileakes e alle varie teorie complottiste sui servizi segreti deviati.


Perché dico poco coraggio? Proviamo a pensare ad un'altro film: Il Cavaliere Oscuro (la maledizione dei film sui supereoi, anzi degli eroi in generale, ma di questo parlerò in un altro articolo). In quella pellicola Nolan affronta lo stesso tema della libertà, del sacrificio, delle istituzioni corrotte in modo coraggioso: dire la tutta la verità alle persone e perdere la fiducia della gente oppure omettere qualcosa e dare speranza al popolo? Nel secondo capitolo di Batman la soluzione scelta è la seconda. Questo può far discutere, c'è chi può essere favorevole e chi può non esserlo, però non si può non concordare che sia una scelta coraggiosa, sia a livello di trama che di impatto morale.


Invece Capitan America The Winter Soldier ci da una soluzione scontata, idealista e a conti fatti irrealizzabile nel mondo reale (molte conseguenze del caso vengono più o meno volontariamente omesse). Ci da una soluzione utopica figlia delle ideologie liberali di stampo americano. Come si dice in questi casi: "vabbè alla fine è un film", inoltre anche un fumetto, infatti forse la colpa è mia che tendo a cercare troppo realismo in questo genere di opere.



     




Altro difetto, per me gravissimo e assolutamente imperdonabile e ingiustificabile, riguarda il personaggio di Cap. Cioè Steve Roger: un maschio etero, single e dotato di un minimo di intelletto rifiuta non una, ma ben due volte Scarlett (la prima la friendzona pure). Una cosa del genere dovrebbero vietarla per legge.



        



Ah quasi mi dimenticavo, il personaggio di Falcon e' più inutile che nel fumetto.


         



Per concludere. Brava Marvel e anche, perché no, brava Disney. A conti fatti questo film risulta più completo e più strutturato di Avengers. Forse dei film Marvel è secondo solo al primo Iron Man. Ora staremo a vedere se con tutta la vagonata di film previsti riusciranno a mantenere un livello di qualità così alto. Speriamo.

 Rimane comunque una bella sfida.



VOTO: 81/100

mercoledì 26 marzo 2014

Dylan Dog - Vittima degli Eventi

Fate una equazione tra YouTubers vari + Freaks + ThePills + Fan Bonelli e come risultato avrete:



Un Fan Film no profit ovviamente. Progetto totalmente senza scopo di lucro e autofinanziato, o meglio, finanziato da noi utenti. Il metodo si chiama crowdfounding. Io personalmente i soldi glie l'ho dati, sia perchè mi fido di questi ragazzi sia perchè da fan di Dylan Dog non potevo estromettermi dal farlo.




E poi l'ho fatto anche come dire...per orgoglio nazionale? Cioè Dylan Dog, capolavoro fumettistico italiano, rovinato da quattro cani americani che vivono vicino ai cessi di Hollywood? No eh.

Per entrare un attimino più nei dettagli Luca Vecchi (The Pills) si occuperà oltre di interpretare Groucho anche della sceneggiatura Claudio Di Biagio (Freaks) si occuperà della regia.
Avremo anche attori d'eccezione come Alessandro Haber (nel ruolo dell'ispettore Bloch) e di Milena Vukotic (nel ruolo di Madame Trelkovski).

Vi lascio ai trailer. Godeteveli che sono solo l'antipasto.








martedì 25 marzo 2014

True Detective - Recensione.

E' vero, E' vero... vi avevo promesso che ne avrei parlato in modo approfondito.
Solo che ho evitato di farlo subito per non incappare nella guerra dei (molti) fan vs (pochi ma agguerriti) heaters.




Infatti l'ho finito già da un po di giorni. Risultato? Davvero niente male. Molte cose l'ho già dette nell'articolo precendente e molte impressioni che ho avuto sono rimaste invariate. La serie però con mia somma sorpresa cambia registro spesso (all'incirca ogni 2 puntate), e tutto funziona. Si, funziona perchè la regia (molto cinematografica con un respiro ampio per essere una serie TV, non che ci sia nulla di male eh) va appresso alla sceneggiatura molto colorita e varia (ma anche un po lacunosa) di Pizzolatto. I due protagonisti neanche a parlarne. Ovviamente Matthew McConaughey sovrasta il suo collega in molte occasioni, ma piccoli spazi interessanti oltre la carismatica figura di Rust ce ne sono a bizzeffe. Martin più che altro risulta umano, più arrivabile. L'intento di Pizzolatto è far indentificare lo spettatore in Martin, facendo vedere Rust da un punto di vista più o meno critico. C'è chi lo può odiare per la sua saccenza. C'è chi può amarlo per i suoi discorsi nichilisti. Io ho sommato entrambe le cose, ma alla fine ho dato ragione a Martin. Credo che anche il personaggio di Rust l'abbia fatto nella scena finale.




Interessanti anche tutti i riferimenti a "The Yellow King" di Chambers, a Carcosa (la città del Re in Giallo) e tutte le strizzate d'occhio varie all'horror paranormale. Oltre i protagonisti infatti, la cosa più riuscita di TD è l'atmosfera che si viene a creare pian piano nelle puntate. Menzione d'onore allo stato della Lousiana, la nuova frontiera del noir americano. Questi cieli perennemente uggiosi, questa ambientazione fuoriporta e questo stile retrò anni 90 funzionano alla grande, danno alla serie un tocco personale che ti invoglia parecchio ad andare avanti puntata dopo puntata.




Insomma True Detective non è solo i monologhi di Rust come credevo all'inizio. E' molto di più. Certo non è la rivoluzione che tutti credono o "la serie definitiva" ma  è un ottimo progetto praticamente sotto tutti i punti di vista.
Giusto una nota sul finale, molto aperto e poco definitivo come per ogni Serie TV. Il problema che True Detective è una serie antologica. Speriamo che le prossime serie anche se con ambientazioni e personaggi differenti possano esplorare meglio tutti i (molti) punti interrogativi e le questioni irrisolte che si lasciano volontariamente Rust e Martin alle spalle.


VOTO: 87/100

domenica 23 marzo 2014

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.

Nella vita ci sono quei libri, quei film o quei fumetti che una volta che li finisci non sei più lo stesso di quando l'hai cominciati.
Ecco, uno dei (tanti) casi per me è stato:



Come potete notare questa è l'edizione ultimo grido Deluxe della Lion. Fantastica non c'è che dire. L'ho presa ieri dopo averci pensato molto poco: io, fan sfegatato di Batman, mancavo praticamente solo di questa storia (la migliore alla fine IMHO) per completare la collezione degli "imperdibili" del Cavaliere Oscuro.




26 euro virgola qualcosa e via la paura. Ma c'è un extra che mi ha sorpreso tantissimo: l'introduzione di Roberto Recchioni. Ormai un pò tutti sappiamo che Roberto non è uno con molti peli sulla lingua e quando pensa qualcosa la dice senza troppi fronzoli.
Infatti in una pagina rende giustizia storica a un fumetto malmenato dalla cultura radical-chic italiana che cercava disperatamente di portarlo dalla sua parte.
 
" [...] Il Ritorno del Cavaliere Oscuro è un'opera viscerale di un autore incredibilmente dotato , un capolavoro di linguaggio, invenzioni potenza e intensità. Ed è pure un fumetto reazionario fino al midollo. Se è un problema per voi, lasciate perdere [...]"

Direi che è abbastanza no?

Penso che anche Miller ringrazi.

sabato 22 marzo 2014

Lukas.

La Bonelli ultimamente fa grandi cose. Non parlo solo di Orfani. Neanche di Dragonero. Parlo dell'innovazione tecnoogica di tutta l'azienda e di comunicazione 2.0 con il lettore.
Insieme all'innovazione però ci vuole anche tradizione. Tradizione mista ad innovazione ovviamente.
Questo è Lukas.



Un concept nuovo di uno degli sceneggiatori simbolo della Bonelli: Michele Medda, uno dei "tre sardi" di Nathan Never.
Medda lo apprezzo molto, sia per Nathan che leggo tuttora che per Caravan (tralasciando il finale ma vabbè). Infatti tanto di cappello alla sceneggiatura: puntuale, precisa, completa e senza buchi.
Analizziamo di più il fumetto: Lukas è una miniserie di 24 numeri divisa in due stagioni (tipo Orfani). Di ambientazione "urban fantasy", è in reatà il classico mix tra horror, sin city e fantascienza.
Questo primo albo forse dico una cazzata però lo dividerei in due. 
La prima parte è più "tradizionale", come ha detto giustamente un amico "sembra di leggere un incrocio tra Nathan Never e Dylan Dog in versione sfigata". Infatti la metà è ok, niente di speciale ma neanche niente di male. Senza lode ne infamia. Tutto ovviamente condito da ottimi disegni di Michele Benevento  e dalla già citata sceneggiatura di Medda. Ci tengo a sottolineare anche la forte ispirazione a "il Corvo", per la grafica e la tecnica di scrittura dei pensieri esistenzialisti del protagonista.





E' la seconda parte che mi ha piacevolmente colpito, finalmente i ridestati si svegliano (zombie senzienti) e via di splatter e carneficina di personaggi secondari. Più snella e rapida da leggere, graficamente accattivante con la rappresentazione dei corpi umani a pezzi e con scene al limite della sopportazione visiva (ed emotiva), questa seconda parte chiude Lukas in bellezza. E gli fa meritare il votone qua sotto. Certo si può fare di meglio ma..perchè lamentarsi con un prodotto così buono?

VOTO: 8

mercoledì 19 marzo 2014

Winner Taco.

E' tornato veramente. Ed oggi l'ho rimangiato dopo circa 13 anni.





I veri uomini lo mangiano senza carta!

martedì 18 marzo 2014

Dylan dolce Dylan.

La passione per le cose non porta necessariamente a conoscere tutto di quell'argomento.
Ogni tanto può mancare anche una pietra miliare. Per esempio, io appassionato di fumetti, non possiedo Dylan Dog.





Questo non vuol dire che non l'abbia mai letto. Anzi forse le storie più belle le ho lette quasi tutte. Però l'unico numero che ho acquistato è stato Mater Morbi di Recchioni in versione Absolute. Albo veramente imperdibile per qualità di stampa e follia della storia in se.





Tranquilli. Già ho provveduto a rimediare a questa imperdonabile mancanza. Ho appena acquistato i primi 50 numeri in versione Book.  Ed è solo l'inizio...




lunedì 17 marzo 2014

Orfani 6 - Recensione

...E rinascerai con dolore.





Il numero che un pò tutti aspettavamo. Le prime risposte cominciano ad uscire fuori mentre si aggiungono ulteriori domande: a che pro questa guerra? Chi sono in realtà gli alieni? C'entrano qualcosa con i ribelli dello scorso numero? 
Io qualche riposta probabilmente sbagliata me la sono data. Chissà.





La sceneggiatura è sempre impeccabile, come il buon Recchioni ormai ci ha abituato da anni. La storia forse delle migliori fin ora mai viste in questa serie. I disegni anche sono veramente ben fatti (dopotutto Dell'Edera collabora con Marvel, DC e Dark Horse) ma a stupire è sempre la colorazione, vera novità di questa serie per casa Bonelli. Insomma, nulla da invidiare ai comics americani; anzi, Orfani somma la bellezza del fumetto d'autore in perfetto stile bonelliano con la spettacolarità d'azione e visiva del comics d'oltreoceano.
Unico difetto? La brevità. Un pò dovuta dal contesto e un pò dovuta dalla sceneggiatura di Recchioni, mai troppo prolisso nei dialoghi.




Orfani è una serie che ha cominciato discretamente, per poi posizionarsi dopo un paio di numeri in vetta alla classifica delle migliori serie del momento. Ancora non siamo al capolavoro, ma il continuo abbattimento degli stereotipi di genere, per sostituirli con novità assolute, e una caratterizzazione inaspettata dei personaggi la stanno portando nell'olimpo del fumetto italiano.
Se giocata bene questa serie potrebbe diventare un cult di genere. Staremo a vedere.



VOTO: 8,5




P.S: purtroppo i primi 5 numeri non li recensirò in questo formato in quanto usciti prima dell'apertura del blog. Aspettatevi corpose recensioni della Absolute Bao.

domenica 16 marzo 2014

Il mio sabato sera...mezzo umano.

Almost Human.



E' stato questo il mio (triste) sabato sera. Ma che ci devo fare? Di andare a ballare proprio non ne avevo la minima voglia. Allora mi sono piazzato sul divano di un amico con Mediaset Premium e mi sono visto le prime due puntate di Almost Human. E' dai creatori di Fringe, più di nome che di fatto (JJ ci mette solo i soldi a quanto pare).
Almeno la prima puntata era carina, la seconda mah.

sabato 15 marzo 2014

Berserk.

Se non si era capito io sono un gran fan di Berserk. Sicuramente è il mio manga preferito, ma lo annovero tranquillamente anche tra i miei fumetti preferiti in assoluto.





Quale è il problema vero di questa serie? Che Kentaro Miura (il mangaka) è uno stro..ehm è stato impegnato molto negli ultimi 10 anni a quanto pare, tanto da continuare saltuariamente Berserk. Pensate che l'edizione italiana sta allo stesso punto di quella giapponese.
Ora, caro Kentaro, prima che schiatti, ti piacerebbe portare avanti e finalmente concludere il tuo capolavoro grazie?



La buona notizia è che a breve i capitoli di Berserk dovrebbero ricominciare ad uscire con regolarità dall'11 Aprile. Speriamo bene.

venerdì 14 marzo 2014

Faccia da Schiaffi.

Sapete chi è?



John Constantine. La prima immagine ufficiale. Serie in lavorazione presso AMC.
Vi prego, vi prego, non uccidete di nuovo questo personaggio.
Speriamo bene.

giovedì 13 marzo 2014

La caduta dei Giganti.

No, non c'entra nulla con il libro di Ken Follett.
Sto parlando di Titanfall.


300 la vendetta.

Mi ero ripromesso di non andarlo a vedere. Però quando me lo hanno proposto non ho saputo resistere. Più che altro l'affetto che mi lega al primo capitolo mi ha obbligato ad accettare.




martedì 11 marzo 2014

Il Sindaco del Cambiamento.

Avevano detto che sarebbe stata un'altra storia.




L'immagine parla da se. Oltre al fatto che Marino è il secondo sindaco meno apprezzato d'Italia nella classifica dei capoluoghi di provincia..

1000

Non me lo sarei mai aspettato.


lunedì 10 marzo 2014

Le Quote Rosa.

So che sono maschio e che per me capire certe cose non deve essere semplice. Però ci proverò ugualmente: detto in modo papale papale, per me le quote rosa sono una stronzata abnorme.
Perchè? Uff di motivi ce ne sono a bizzeffe:

a) A mio modo di vedere sono un tacito assenso di inferiorità da parte del genere femminile nei confronti del genere maschile. Cosa, sappiamo tutti, non vera.

b)Sono l'ennesimo passo che ci allontana dalla meritocrazia. Concezione ormai utopica in Italia sopratutto negli ambienti pubblici e statali.

c)In Italia ci sono più donne che uomini. Ergo fare una legge che "tenga da parte" dei posti per le donne è assurdo oltre che offensivo verso il genere femminile (sembra quasi che siano incapaci di arrivarci da sole).

d)Sono palesemente incostituzionali, essendo una disparità di genere.

e)Non risolveranno mai il dilemma dell'emancipazione femminile, visto che così si cura un sintomo, e non una causa del problema.

f)Invece che tutelare le donne, le discriminano.

Penso sinceramente che qualsiasi donna con un minimo di orgoglio personale (per non dire "palle") dovrebbe osteggiare le quote rosa con veemenza.
Chissà lei cosa ne penserebbe:


Il Mondo delle Mod.

Come ogni buon videogiocatore (di PC) sa, il videogioco non finisce con la release finale.
A patto che ci sia una fanbase solida e il titolo si presti un minimo a delle modifiche su internet potete trovare veramente di tutto. Facciamo degli esempi: Mount and Blade, ArmA, Skyrim, Oblivion, Half Life sono tutti giochi "nati" per essere moddati.


domenica 9 marzo 2014

The Elder Scrolls Online - Beta Test

Effettivamente mi ero scordato di parlarne. Probabilmente perché è stata un'esperienza che ha lasciato poco il segno.


Il post domenicale

La domenica non mi va mai di scrivere o fare altre cose socialmente utili al mondo.
Ergo vi propongo un'immagine politically incorrect come piace a me:


Dannati Yankee.

sabato 8 marzo 2014

venerdì 7 marzo 2014

Serie TV Mania. [Parte II]

Di questa serie TV ho già visto ovviamente la prima stagione.
E l'ho amata, mi ha fatto scoprire di essere inconsciamente innamorato di un genere che non conoscevo: il thriller psicologico.



Hannibal non è una serie TV perfetta, ma l'eleganza visiva, la visionarietà e l'interpretazione di Mads Mikkelsen la rendono tale. Attualmente è la mia serie preferita. O almeno quella che guardo più volentieri di tutte.


Dire che è consigliata è un eufemismo. Anche perchè non gira tutto attorno al Dottor Lecter e il resto del cast si difende più che bene.
Ovviamente aspettatevi molto, moltissimo sangue. Ma questa serie TV è fatta talmente tanto bene che riesce ad amarla persino una mia amica vegetariana.

Serie TV Mania. [Parte I]

Alcuni si drogano con l'erba, altri con la bamba, altri ancora con la colla. Alcuni persino con le merendine.
Io mi drogo con le serie TV, ormai ho quasi cominciato a preferirle ai film. Sono più lunghe, le trame più complesse e i personaggi più approfonditi. Ovviamente spesso sono di qualità inferiore; spesso ma non sempre.
E' il caso di True Detective. Già il cast parla chiaro: il novello Oscar Matthew McConaughey  e Woody Harrelson.


E' una serie antologica. Quindi finita la prima stagione si cambia cast e si cambia location.
In realtà devo ancora capire se mi piace veramente tanto o mi annoia.
Ovviamente il tutto si basa sull'interpretazione dei due attori, la regia non mi convince al 100%, ma i dialoghi e il resto sono da urlo. Cioè in realtà alla fine sono solo dialoghi, magari ecco l'unico problema è che in certi punti fatica un pò a scorrere. 
Ma sto ancora alla terza puntata, quindi per ora mi limito a consigliarla caldamente.

giovedì 6 marzo 2014

L'Unità che mi piace.

Era questa:


Almeno aveva uno spiccato senso dell'umorismo e non era la brutta copia dei giornaletti progressisti che oggi inondano le edicole italiani. E non dava una rubrica a Vladimir Luxuria.

Una nuova trilogia di Matrix?

Pare che i fratelli Wachowski vogliano dare il colpo di grazia al loro capolavoro del 1999.
Non bastavano due seguiti pessimi. No, mo annunciano pure una nuova trilogia.






Finirà che mi faranno rimpiangere Cloud Atlas. E ho detto tutto.