Qui trovate la mia vecchia recensione.
Quando ho saputo che Civil War sarebbe stato portato su schermo dai fratelli Russo, nel filone di Captain America, ormai diventato la pietra miliare dell'intero Universo Cinematografo Marvel (in barba a qualche fanboy che asseriva il contrario) devo ammettere che ho esultato non poco di gioia.
I creatori del mio film Marvel-Disney preferito + la mia storia preferita degli ultimi 10-15 anni di fumetti Marvel = Hype alle stelle.
Si sa però, che l'hype gioca spesso brutti scherzi. E' questo il caso? Ni.

Sicuramente posso dire che sono uscito dalla sala non soddisfatto come mi sarei aspettato di essere.
Andiamo con ordine, dove eravamo rimasti? Civil War è a tutti gli effetti il seguito di The Winter Soldier. Ne porta avanti la trama, con le conseguenze di Age of Ultron, (film rivisto pochi giorni prima come recap e devo dire, veramente brutto) ampliando il campo a tutti gli Avengers.
Abbiamo due filoni narrativi: il primo riguarda Bucky-Soldato d'Inverno, che ne ampia il background, e Cap-Steve Rogers, definendo meglio il rapporto con il suo migliore amico; il secondo riguarda più strettamente la Civil War (concetto apparentemente molto simile a BvS): alcune persone e molti governi (l'ONU nello specifico) si sono stufate di questi supertizi a piede libero capaci di fare il bello e il cattivo tempo. C'è bisogno di regole, d'istituzioni. C'è bisogno di un atto di registrazione che arruoli i supereroi in delle Unità Operative approvate (e manovrate) dalle Nazioni Unite. Da qui parte l'inevitabile divisione degli Avengers, separati in due Team capitanati rispettivamente da Iron Man (lato pro-registrazione) e Cap (contro la registrazione).

Le due storyline del film, anche se intrecciate benissimo a differenza di BvS, sono riuscite a metà: il piano del villan di turno (Zemo) è a dir poco aleatorio, il cattivo vince infatti il premio inutilità del film e tutte le vicende legate a Bucky, a mio parere, allontanano troppo l'attenzione dal concetto di "guerra civile" e, nella prima parte, risultano persino abbastanza noiose. La storyline sulla Civil War, benché interessantissima e presentata in modo quasi eccellente grazie anche a motivazioni coerenti per la scelta di ogni personaggio verso quale schieramento parteggiare, viene sviluppata pochissimo e assolutamente in modo piatto e poco coraggioso. Non si sente il clima da "guerra civile" (non parlo dei rissoni del fumetto, ma di quel background che si respira in tutto crossover che dava una sensazione unica al lettore, facendolo piombare anche esso in una guerra civile, dove il nemico non sono degli estranei ma delle persone che fino a poco prima erano fratelli e, contemporaneamente, costringendolo a prendere un posizione seppur a malincuore). I protagonisti si perdono spesso in chiacchiere futili e si scambiano buffetti. Manca il dramma, manca l'emozione e manca il coinvolgimento dello spettatore, almeno per quello che una Guerra Civile tra personaggi amati dovrebbe far provare.
Se il primo arco narrativo poteva essere tranquillamente ridotto, utilizzandolo giusto per dare il via ad alcuni eventi e targare la pellicola come sequel di TWS, il secondo andava necessariamente ampliato cercando di espandere le conseguenze delle ottime basi che erano già state fissate nelle prime scene.
Altro argomento scottante è la regia: mentre vedevo la scena d'apertura, dove gli Avengers intervengono in Nigeria incappando in Crossbones, pensavo "Oh..finalemnte. Cinema anche casa Marvel". Da sottolineare giusto qualche sbavatura nei combattimenti, dove una telecamera fin troppo ballerina ne rendeva difficile la fruizione nonostante le impressionanti coreografie e la fisica degli scontri (menzione speciale per lo Scudo di Cap, che ha un modo di essere utilizzato semplicemente impeccabile), come se ci fosse necessità di nascondere qualcosa (anche se non ne vedo assolutamente il motivo). Al di la di questo, l'inizio è decisamente ottimo, come mi aspettavo da questo film. Dalla scena seguente in poi, ricadiamo nel principale errore di The Winter Soldier: la sensazione di trovarsi di fronte ad una serie televisiva ad altissimo budget.
il film è girato con un campo visivo pari a quello di una serie TV stile Agents of S.H.I.E.L.D. Non ha il respiro del cinema. Non ha l'occhio del cinema. Non ha il tempo del cinema. E' un film pensato in 4:3, con una profondità di campo e un'ampiezza di sguardo da produzione di Netflix.
Non è che questo sia per forza un male (sopratutto quando una puntata di un serial non è mai stata così bella) ma siamo al cinema, non davanti la TV. Il cinema ha un suo linguaggio, una sua estetica e una sua poetica. Praticamente l'unica cosa buona di "Age of Ultron" è stata buttata via (dove Whedon, nonostante il suo passato da girati via cavo, un po' di cinema ha provato a farlo).
Sommate questo al fatto che nella prima ora e un quarto la trama (oltre i difetti precedentemente citati) scorre lenta, i combattimenti, anche se presenti, sono sempre afflitti dalla problematica che esponevo prima e il risultato è un film appena sufficiente che stenta a decollare.
Poi dopo il primo tempo arriva la magia (o meglio miracolo, siamo lì): qualcosa nella trama si sblocca (sarebbe dovuto succede almeno 30 minuti prima) e parte la vera Civil War. Spiderman entra in scena reclutato nel team Iron Man (anche se in un modo che potrebbe far storcere qualcuno, ma ho trovato la scena talmente azzeccata, e sopratutto necessaria a quel punto del film, che ero troppo entusiasta per criticarla) e partono i migliori possibili 40 minuti per un cinecomic. La regia ci riporta al cinema come (e meglio) dell'inizio, i difetti nei combattimenti spariscono e il film diventa quello che dovrebbe essere: un coinvolgente, divertente, tecnicamente perfetto ed emozionante scontro-incontro tra supereroi. Il Capolavoro che mi aspettavo insomma.
Finita la scena dello scontro all'aeroporto (quella che si vede in tutti i trailer), la magia termina e il film torna ad essere quello di prima; anche se bisogna notare un certo miglioramento su quasi tutti gli aspetti precedentemente criticati: la trama scorre più veloce e, con un colpo di scena niente male, cerca di dare un po' di emotività e colore a queste parti che ho trovato terribilmente fredde, una storyline viene praticamente buttata nel cesso (e ahimè non è quella che speravo io) per cercare di dare una conclusione degna all'altra (quando in realtà è proprio nella conclusione che vengono più a nudo tutte le debolezze di quell'arco narrativo).
Lo scontro finale, anche se parliamo sempre in termini di serie TV, è ben girato ed è abbastanza coinvolgente e crudo anche se fin troppo intimo e totalmente privo di ogni sorta di epicità (l'impressione è che si cerchi un iperrealismo alla Nolan senza però arrivarne all'emotività).
La chiusura della Guerra Civile ( parzialmente abbandonata e poi ripresa nella scena finale), dovrebbe come minimo, viste le aspre critiche ha ricevuto la "scena di Martha" di BvS, lasciare perplesso più di qualcuno.
Riguardo i nuovi personaggi, come ho già detto, Zemo non mi ha convinto per nulla mentre Black Panther è davvero ottimo, una delle cose migliori del primo tempo. Spiderman, ci tengo a ribadirlo, anche se nel film non c'entra assolutamente nulla, è magnifico e stupefacente (e pensare che a me Spiderman solitamente non piace). Il cast, tra vecchi e nuovi, è ormai di un'ottima e consolidata fattura dove spiccano il sempreverde Robert Downey Jr (anche se va un po' di pilota automatico) e Chris Evans, totalmente privo di qualsiasi dote di recitazione, ma crede talmente tanto nel personaggio e nel ruolo da risultare fantastico e realistico.
In conclusione, si potrebbe continuare a parlare del film per ore viste le tante cose da dire che ci sono. Sinceramente, speravo di poter mettere un bel 90 pieno a questa pellicola ma, evidentemente, le mie aspettative sono state disattese. Non metto in dubbio che la critica farà i soliti panegirici classici per un film Marvel-Disney e il pubblico la seguirà a ruota. Il film probabilmente supererà il miliardo e mezzo d'incassi globali e venderà tanti pupazzetti, i dirigenti Disney saranno felici e si stringeranno la mano soddisfatti di aver messo "a portata di bimbo" uno dei momenti più cupi dell'universo Marvel degli ultimi anni. Un lieto fine insomma, ma non per me, che non riesco ad accontentarmi di un film che è Cinema e funziona solo per 40 minuti, mentre il resto è un primo tempo appena sufficiente seguito da una conclusione solo discreta. Non mi accontento di un film che, originario da un capolavoro, dovrebbe essere una colonna portante della cinematografia supereroistica. Perlomeno, le basi per la "terza fase" del MCU esistono e sono (più o meno) promettenti. Staremo a vedere, anche se non noto prospettive di miglioramento all'orizzonte, visto che a buona parte del pubblico e sopratutto alla critica la situazione sembra andare bene così.
VOTO: 76/100
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