giovedì 24 aprile 2014

What's the difference between Justice and Punishment?


Io la conosco, dopo aver visto questo cortometraggio.
Con attori del calibro Thomas Jane (interprete di Frank Castle nell'omonimo film Punisher ) e Ron Perlman (che non ha bisogno di presentazioni).
Questo corto è, semplicemente, la pellicola secondo me più bella su un (anti)eroe Marvel.
Infatti non è prodotto dalla Marvel ma è una produzione indipendente non a fini di lucro.



Bando alla ciance. Ecco il video:




Gustatevelo. Merita tantissimo.

lunedì 14 aprile 2014

ORFANI - Edizione Absolute Bao - Recensione

Eccola:



E' arrivata. Finalmente.
Un piccolo appunto prima di iniziare, posseggo la Variant quindi la recensione si concentrerà su quella (alla fine varia solo la copertina e la sovraccoperta in acetato).
Che dire per cominciare? Beh. E' talmente tanto bella che ho paura di leggerla. Non vorrei assolutamente rovinarla. Le pagine sono lisce e lucide, la copertina (Massimo Carnevale nel mio caso, copertinista anche tra le tante cose di Mater Morbi sempre di Recchioni) è da brividi.
Bisogna menzionare anche la sovraccoperta della variant, con stampate sopra alcune scritte e disegni che si sovrappongono con la copertina in cartone creando un fantastico gioco tridimensionale.



Numerosi anche gli extra: interviste a tutti i disegnatori, ai creatori, bozzetti preparatori, copertine, approfondimenti ecc ecc.
Il prezzo? A mio modo di vedere più che onesto. Quasi 400 pagine a colori in carta di ottima qualità con una copertina rigida. Tutto per 27 euro. A chi si lamenta: comprate l'ultimo libro di King, 400 pagine di carta riciclata a 20 euro e tanti auguri.


VOTO: 95/100 (Qualità dell'edizione)






Ora come promesso in precedenza facciamo un breve excursus anche su Orfani dal punto di vista artistico.
Molti si sono lamentati per il primo numero: un carnevale di esplosioni, personaggi stereotipati, battute da film d'azione anni 80 e storia poco originale. Come è che si dice? Non giudicare un libro dalla copertina. Perfetto, per un fumetto potremo dire: non giudicare un fumetto dal primo numero.
Vi faccio l'esempio della reazione di un lettore standard (in questo caso la mia ragazza) impegnato con Orfani:
Numero 1: Ma che è sta merda?
Numero 2: Non mi piace, anche se..
Numero 3: Aspetta un attimo...
Numero 4: Cazzo!
Numero 5: Figo!
Numero 6: No vabbè!
Numero 7: (ve lo dico in sede di recensione)
Capito che intendo no? Recchioni e Mammucari hanno fatto una precisa scelta stilistica che nei primi tre numeri (quelli contenuti in questa edizione) si può ben notare: molto colorati, molto semplici che raccontano una guerra e una storia APPARENTEMENTE lineare. Molti lettori, sopratutto chi è un pò (perdonate il gioco di parole) "orfano" di fumetti, si sono scontrati con questa dura realtà. Solo poi c'è chi è andato avanti, cioè la stragrande maggioranza vedendo le vendite, e ha scoperto i due autori a cosa hanno puntato: rompere il mosaico, il puzzle costruito all'inizio, pian piano, pezzo per pezzo.
Scoprire la verità dietro la realtà. Ecco a cosa punta Orfani, e questo diventa evidente dal numero 3, dove i colori cominciano a diventare più cupi, i personaggi mostrano caratteristiche inaspettate e la storia non è più "lineare" come sembra.
I lettori più esperti si sono probabilmente resi conti che fin dai primi numeri "c'era qualcosa che non andava", ma dal numero 3 questo diventa evidente per tutti, fino all' evolversi di una escalation di bugie, follia, potere e violenza. L'intento di Recchioni e Mammucari è magistrale: "per spiegare quanto può essere dolorosa una guerra devi incominciare raccontando quanto può essere bella" mi dice Emiliano al Romics.
Grazie al Cielo la critica specializzata si è accorta sin da subito di questo "giochetto" ed ha premiato la testata con voti molto alti; alla faccia dei soliti altezzosi "artisti" con la puzza sotto il naso (categoria che purtroppo riempie il panorama culturale italiano) che hanno subito additato Orfani come "la solita americanata".




Riguardo ai disegni non mi dilungherò. Basta dire che sono una vera rivoluzione per la Bonelli. Mischiano innovazione (i colori e l'ultilizzo di tecnologia grafica per il disegno) e tradizione (l'impostazione della pagina e il design tipicamente bonelliano) in un mix azzeccatissimo che rende questa serie unica. Il colore è anche funzionale nella narrazione, uno dei tanti casi può essere: i colori sgargianti dei primi numeri che via via (quando escono allo luce i vari punti più bui della trama) diventano sempre più dark e cupi.
Infatti almeno su questo nessuno ha avuto nulla da ridire. Un plauso finale va sempre agli ideatori che anche nella parte grafica si sono astenuti dal ricopiare le più blasonate testate americane.


VOTO: 82/100 (Fumetto in se)




Sicuramente ci arriverà, ma Orfani ancora non è un capolavoro. E' una serie ottima ma non perfetta. Confido che i prossimi numeri o al massimo la prossima stagione potranno innalzare quest'opera al livello di capolavoro.
Che poi possa non piacere ugualmente al solito pubblico "chiccoso" sti cavoli. Alla fine come dice il motto stesso : "Noi non facciamo arte, facciamo cadaveri!"



VOTO COMPLESSIVO: 90/100

lunedì 7 aprile 2014

Romics.

Allora, la vera fiera del fumetto italiano per me è Lucca Comics & Games. Il resto è (quasi) merda.

Ciò non toglie che non posso fare a meno di andare al Romics due volte l'anno. E quest'anno non me ne sono assolutamente pentito

.

Infatti ho parlato per un'oretta con Emiliano Mammucari (Orfani, Caravan) di fumetti in generale, di Orfani e tante altre belle cose. Ho avuto anche qualche scoop, ma ho promesso di non divulgarlo tramite il blog. In più Emiliano è stato anche gentilissimo e mi ha fatto uno sketch di Raul da regalare  alla mia ragazza (è il suo personaggio preferito). Una persona veramente gentile con i fan e disponibile, ne aprrofitto per ringraziarlo caldamente.



Altra cosa figa è stata la celebrazione dei 75 anni di Batman con un ospite d'eccezione: Jea Lee (Superman/Batman). Oltre ad avergli fatto firmare diversi albi mi ha fatto anche uno schizzo del mio amatissimo Cavaliere Oscuro.



Infine ho conosciuto di persona anche Emanuel Simeoni, giovane disegnatore romano da poco ingaggiato in DC. Ha disegnato Talon e ora è a lavoro su altri progetti. Definirlo bravo è un eufemismo. Poi voglio dire, alla DC non sono idioti, e se a un disegnatore assunto a luglio gli hanno già affidato delle serie regolari così importanti un motivo ci sarà no? Per farvi capire il livello di cui parliamo:




Riguardo gli acquisti, mi sono beccato la serie completa di Detective Dante a 30 euro.
Quindi tanta tanta tanta roba.
 Ad Ottobre, Romics.

martedì 1 aprile 2014

The Walking Dead of Fire.

Il lunedì sera tutti fanno una cosa: si guardano The Walking Dead. 



Prima lo facevamo solo noi appassionati di zombie. Poi solo noi nerd. Ora lo fanno tutti. E quando dico tutti intendo veramente tutti. Gente che il sabato sera si guardava Amici o il Grande Fratello ora il lunedì si vede The Walking Dead. Non che ci sia nulla di male eh, per carità, è pur sempre cultura di alti livelli.




Ieri sera c'era il finale di stagione, e come ogni finale di stagione che si rispetti ha fatto discutere. Cioè almeno credo che sia così visto quello che leggo dagli stati (per lo più delusi) dei miei amici su Facebook.
Si, perchè io non l'ho ancora visto. "Ma come? Adori gli zombie e sei nerd" Eh lo so. Però ci sono due motivi:

1) Non ne sentivo l'urgente bisogno. Questa stagione non mi ha lasciato assolutamente il segno. Ma di qeusto ne parlerò meglio in sede di recensione.

2) Avevo di meglio da fare: un mio amico mi ha invitato al concerto dei Rhapsody.

Ovviamente ho accettato da bravo metallaro (anche se i Rhapsody non li ho mai ascoltati). La serata era Rhapsody + GammaRay. I secondi erano tranquillamente dimenticabili, mentre i primi..tanta roba. Sopratutto le tracce dei primi CD.



Insomma grande serata. Ed è finita così:



Mi dispiace TWD ma non mi sei mancato affatto.

Rhapsody tutta la vita.

Gloria Perpetua.